Nostri interventi sul dibattito politico

Di seguito pubblichiamo vari interventi, che il nostro coordinatore ha inviato ai direttori di giornale, in merito alle principali questioni oggetto del dibattito.

Febbraio 2019

Famiglia Risposta a Luca Zeni su assegno cura dei figli

ImmigrazioneRisposta ad editoriale del “L’Adige” del 10 febbraio

Gennaio 2019

SanitàGestioni associate dei medici di base

Terzo sesso Replica a Borgonovo Re  – pubbl. su “L’Adige” in data 14

Immigrazione – Replica a Duccio Canestrini

Dicembre 2018

Corsi su parità di generecorsi integrativi- teoria gender

 

 

DC storica ed UDC in Trentino

5 febbraio 2019

 

4 febbraio 2019

I candidati della lista alle provinciali dei 21 ottobre 2018 confermano il sostegno alla coalizione popolare autonomista per il cambiamento ed eleggono Sandro Abram, già Sindaco di Sarnonico, quale rappresentante al tavolo politico.

Di seguito la rassegna stampa del 4 febbraio.

Trentino

L’Adige

 

Centenario del Partito Popolare

L’appello di don Sturzo – il testo originale

Angelo Panebianco- Corriere della Sera 20 gennaio

Le commemorazioni – Avvenire 19 gennaio pag. 3

 

Commemorazione in Parlamento – POPOLARI. OGGI   da don Sturzo al nuovo millennio

TV2000 – Canale 28

Serata speciale: Alcide De Gasperi. Il racconto esclusivo della figlia Maria Romana

Sabato 26 gennaio

Alle 21.15 Le parole che hanno cambiato il mondoAlle 22.15 Mio padre, Alcide De Gasperi
Cento anni fa nasceva un’esperienza politica, culturale e umana fondamentale per la storia dell’Italia: con l’appello ai ‘liberi e forti’ il 18 gennaio del 1919 don Sturzo dava vita al Partito Popolare. A lungo clandestino durante il regime fascista, rappresenta il rinnovato impegno dei cattolici a partecipare attivamente al bene comune, sulla base della dottrina sociale della Chiesa. Alcide De Gasperi c’era, ne è stato il primo segretario dopo l’amico sacerdote e tutta la sua vita di statista vive di quell’impeto, di quella purezza ideale. De Gasperi, che tutti rimpiangono e citano, di qualunque partito; De Gasperi, primo Presidente del Consiglio della Repubblica Italiana, tra i padri dell’Europa. Un uomo è la sua storia, la sua famiglia, i suoi affetti. Un uomo grande lo si vede nel particolare, nelle piccole cose quotidiane, negli aneddoti che lo ritraggono intimamente e danno la cifra della sua personalità. È la figlia Maria Romana, testimone instancabile, accanto al padre in tutte le svolte del suo impegno, a raccontarlo: lei bambina, con il papà in prigionia, l’amore mirabile tra i genitori, la semplicità, il fascino per la natura, la fede, mai sbandierata, ma posta a sostegno di ogni azione e parola. Ne tratteggia lo stile, il coraggio, con il ricordo delle passeggiate in montagna, o del viaggio in America che diede inizio alla ricostruzione. Maria Romana con eleganza e tenerezza dialoga con suo padre, che risponde attraverso gli sguardi di tante immagini private; attraverso le sue lettere, i suoi scritti alla famiglia, resi vivi dalla voce intensa dell’attore Alfonso Veneroso sullo sfondo della sua Val di Sella, suo rifugio e luogo del cuore. Un omaggio a un gigante della storia, ma con il pensiero al futuro.

Avvenire – 13 gennaio – la politica per don Sturzo

 

Riflessioni del Vice Segretario Bonalberti  – Più che la maledizione la stupidità degli eredi

In ricordo di Rodolfo Borga

Rodolfo Borga, leader della Civica Trentina e consigliere provinciale-regionale, non ce l’ha fatta a vincere la sua battaglia di vita.  A 56 anni ha dovuto arrendersi, nonostante le speranze nella capacità di reazione al male che lo aveva colpito.

Il Centro Popolare esprime il suo cordoglio ai familiari, ai suoi concittadini che lo ebbero a lungo sindaco e agli amici di Civica Trentina.

I rapporti con Rodolfo Borga risalgono a molti anni, quando da uomo della destra ebbe il coraggio di aprire un dibattito sulle insorgenze di stampo autonomista e cattolico. Non era facile da uomo della destra di alcuni anni fa valorizzare Andreas Hofer dopo un serio approfondimento sulle sue ragioni. Erano del resto i riferimenti alla triade Dio, patria e famiglia che facevano ponte tra destra  (culturale) e approcci allora tipici di popolari e autonomisti.

I rapporti si fecero intensi in preparazione delle elezioni provinciali-regionali del 2013. Un gruppo di amministratori locali, alcuni di tradizione DC, ma senza più ormai il partito DC, e altri, decisero, per iniziativa di Rodolfo Borga, di dare vita a una formazione civica, per offrire ai trentini uno strumento politico in più per l’alternativa alla lunga egemonia del centro-sinistra, agevolata proprio dalla tradizionale formazione politica autonomista del PATT. Fu allora che Rodolfo Borga mi invitò a partecipare alla formazione civica, con periodiche riunioni in un albergo della Rotaliana. E si decise insieme denominazione, principi di riferimento, orientamenti programmatici. Borga era un leader carismatico, ma credeva nell’apporto di tutti e lo valorizzava. E quando si arrivò alla formazione della lista, il Centro Popolare decise di stringere con la Civica Trentina un patto che riconosceva i comuni valori, i comuni orientamenti programmatici, la compatibilità politica con un contraente, il Centro Popolare, che aveva nel suo programma un collegamento nazionale con il progetto di riattivare la Democrazia Cristiana.  Borga non  era di tradizione DC, ma non escludeva che qualcosa potesse in futuro maturare anche per Civica Trentina e in ogni caso apprezzava il nostro progetto. Per poco i candidati del Centro Popolare, sostenuti anche da Pino Morandini, già esponente di spicco del Centro Popolare e poi dell’UDC, mancarono l’elezione. Questo provocò un allentamento dei rapporti previsti nel patto. Rimasero, però, i rapporti diretti con Borga, che invitava il Centro Popolare e chi lo rappresentava alle iniziative principali di Civica Trentina, ultima la grande assemblea in preparazione delle elezioni provinciali-regionali del 2018. Rimasero soprattuto gli incoraggiamenti a Rodolfo Borga a continuare le battaglie in Consiglio provinciale contro derive proposte dalle sinistre che minacciavano il bene comune in nome di ideologie distorte su sessualità e famiglia, come su molti altri temi di interesse popolare e autonomista.

Sempre rispettoso della istituzioni, sempre attento a motivare razionalmente le sue prese di posizione, era anche capace di usare tutti i mezzi consentiti per bloccare provvedimenti negativi o indurre la maggioranza a correzioni. Persona coriacea sui principi e sui valori, integra, coerente, ma anche capace di trovare soluzioni percorribili che riducessero i danni.

Per questo il Centro Popolare, che, assieme all’UDC,  era entrato nella Coalizione popolare autonomista per il cambiamento insistette affinché la Civica Trentina potesse con dignità entrare a far parte di tale coalizione. E alla fine ciò è avvenuto, pur con qualche strappo, e il contributo della Civica Trentina è stato determinante per la vittoria, che ha rovesciato un assetto di potere consolidato. Rodolfo Borga era desegnato vice-presidente della Giunta e assessore agli enti locali, altro campo di forte attenzione da parte sua. Non ha potuto svolgere questo servizio al Trentino. A noi del Centro Popolare spiace molto, come credo a tutte le forze di maggioranza e anche di opposizione, che stanno attestando la stima nei suoi confronti.

Noi del Centro Popolare e della DC riattivata perdiamo un amico e un uomo capace con il quale ci univano valori fondamentali. A chi resta, specie agli uomini e alle donne di Civica Trentina,  il compito di continuare nello spirito e nello stile di Rodolfo Borga.

Renzo Gubert

Avviso funebre e link per messaggi alla famiglia